lunedì 29 agosto 2016

L'Esercito siriano ha respinto attacco dell'Isis vicino alla base aerea di Kuweires

L'Esercito siriano ha respinto attacco dell'Isis vicino alla base aerea di Kuweires (est provincia di Aleppo). Numerosi veicoli dei terroristi distrutti.

martedì 23 agosto 2016

Al Hasakah: cessate il fuoco tra esercito siriano e milizie curde

AL HASAKAH: CESSATE IL FUOCO TRA ESERCITO SIRIANO E MILIZIE CURDE.
Durante la notte, nella base di Hmeimim (Latakia), attraverso l'intermediazione russa, è stato raggiunto un cessate il fuoco tra rappresentanti del governo siriano e leader delle milizie curde.
Tra i principali punti concordati:
- La sicurezza nella città di Al Hasakah deve essere garantita dalla polizia locale, le basi delle Brigate 121 e 123 (est di Al Hasakah) rimangono sotto il controllo dell'Esercito siriano.
- Le milizie di sicurezza curde (Asayish) si ritireranno da tutti i punti di controllo ritornando a quelli prima del 18 agosto nelle loro aree di competenza.
- Le stazioni di polizia saranno riprese dagli organi di polizia ufficiali, sotto il controllo del Ministero dell'Interno siriano, al fine di garantire non solo la protezione delle istituzioni governative (carceri, ecc.) ma anche il normale funzionamento amministrativo.

martedì 16 agosto 2016

Le Forze Armate cinesi forniranno assistenza e addestramento al governo siriano

La delegazione militare cinese in Siria, guidata dal contrammiraglio Guan Youfei, direttore della cooperazione internazionale presso la Commissione Militare Centrale, ha incontrato domenica a Damasco, Fahd Jassem al-Freij, vice-primo ministro e Ministro della difesa siriano. La Cina fornirà assistenza, addestramento e aiuti umanitari alla Siria, riporta l'agenzia Xinhua. Siria e Cina, hanno raggiunto un accordo "sul rafforzamento della formazione del personale e le Forze armate cinesi hanno offerto aiuti umanitari in Siria", dice il rapporto Xinhua senza fornire ulteriori dettagli.

martedì 9 agosto 2016

Il giornale The Guardian mette in copertina il "ribelle moderato"

Il giornale The Guardian mette in copertina il "ribelle moderato"...in realtà il terrorista che partecipò alla decapitazione del ragazzo siriano di dodici anni ad Aleppo. Per The Guardian non è un errore: sono più di cinque anni che i media occidentali chiamano ribelli i terroristi.

martedì 2 agosto 2016

Parla l’italo-siriano arrestato a Londra: “In cella perché filo-Assad”

Padova, 2 ago – Nella gestione del problema del terrorismo e della politica mediorientale che l’Europa sta dimostrando negli ultimi mesi, c’è posto per storie sempre più grottesche. Dopo i terroristi che hanno problemi psichici e quindi vanno in fondo compresi, e i terroristi che vengono chiamati “ribelli moderati”, siamo arrivati alla parodia assoluta: un siriano di cittadinanza italiana che ha portato a Londra le sue nipoti fuggite da Aleppo, dove nelle ultime ore l’esercito siriano sta accerchiando i terroristi, è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e detenuto per quattro mesi in Inghilterra. Le istituzioni italiane sono state stranamente immobili. Le accuse sono cadute e il docente ha fatto ritorno a casa.

Adnan al Moussa è un docente di diritto a Padova, siriano, già rappresentante del partito Baath in Italia, vive in Veneto da 40 anni. Ha ottenuto la cittadinanza del nostro Paese. Persona stimata da tutti per la sua professionalità, cristiano ortodosso, è noto per la sua attività informativa sulla situazione siriana in tutto il nord Italia. Negli ultimi mesi, la situazione ad Aleppo è diventata infernale: i terroristi, per i quali l’Occidente non ha mai lesinato aiuti, stanno subendo la pesante offensiva dell’esercito regolare siriano e la vita in città è diventata impossibile. Al Moussa ha così deciso di portare le sue nipoti in Inghilterra. La foga della fuga ha fatto confondere i passaporti, così, all’arrivo a Londra, il professore è stato arrestato e detenuto per quattro mesi. “Ho vissuto in un ambiente orribile negli ultimi mesi – ha dichiarato al Primato Nazionale – vivevo in mezzo agli uomini primitivi. Io sono cittadino italiano, l’ambasciata italiana si è mossa con lentezza, mi hanno trascurato perché sanno bene chi sono. A breve inizierò a scrivere un libro su questa vergognosa vicenda”.

Al Moussa è infatti un grande sostenitore del presidente Assad, come d’altro canto, tutta la comunità siriana italiana e tutti i siriani che vivono in patria. Nessun siriano è però stato mai chiamato in TV o intervistato dai media per comprendere meglio cosa stia succedendo. Gli amici di Al Moussa avevano anche scritto al Ministro Orlando, senza però ricevere risposta. Ora il professor Al Moussa rischia il licenziamento per essersi a lungo assentato dal posto di lavoro. Sorge spontanea una domanda a chiunque sia sano di mente: come è possibile che l’uomo che ha compiuto la strage di Nizza abbia partecipato a una manifestazione con gli antifascisti e girasse tranquillamente per la Francia, mentre un uomo con un incarico pubblico in Italia, che si batte da anni contro il terrorismo venga arrestato? Perché i media e le istituzioni sono stati silenti? Potremmo chiederlo ai governanti europei e alle istituzioni finanziarie che sostengono l’immigrazione di massa e i terroristi in Siria, per poi scoprire che sono più disturbati mentalmente dei terroristi.
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