mercoledì 11 settembre 2013

INTERVISTA DEL CANALE USA CBS CON IL PRESIDENTE BASHAR AL-ASSAD

In data 10/09/2013, il Presidente della Repubblica Araba Siriana ha rilasciato un’intervista al canale tv americano CBS. Di seguito riportiamo i punti salienti dell’intervista.

- Qualsiasi aggressione alla Siria costituirà un appoggio diretto alle organizzazioni terroriste affiliate a al-Qaeda, come “Jabhat an-Nusra” e “Lo Stato I...slamico in Iraq e in Siria”. Faremo tutto il possibile per impedire l’ennesima folle guerra nella Regione.

- La minaccia terroristica, con tutto ciò che essa comporta, non riguarda soltanto la Siria. Ribadisco che la Siria è contro l’utilizzo di qualsiasi arma di distruzione di massa, di tipo chimico o nucleare. Come Stato e come Governo, nel 2001, abbiamo proposto alle Nazioni Unite la creazione di un’area libera da armi di distruzione di massa nel Medio Oriente, in base alle nostre convinzioni etiche e politiche, ma gli Stati Uniti all’epoca hanno votato contro la nostra proposta.

- La Siria ha concepito, tempo fa, un piano per porre fine alla guerra ed è sua ferma intenzione seguirlo. La prima fase del piano consiste nel porre fine al contrabbando dei terroristi provenienti dall’estero e al loro supporto logistico e finanziario e a qualsiasi tipo di supporto destinato ai terroristi. La seconda fase consiste nell’avvio di un Dialogo Nazionale a cui prenderanno parte tutte le fazioni siriane, che discuteranno del futuro della Siria. La terza fase coinciderà con la formazione di un Governo temporaneo o transitorio, seguito da elezioni parlamentari e presidenziali.

- Finché gli Stati Uniti non rispetteranno il Diritto Internazionale e calpesteranno la Carta delle Nazioni Unite, dobbiamo preoccuparci che qualsiasi amministrazione - non solo la presente – possa fare qualsiasi cosa. E in base alle menzogne che abbiamo sentito nelle ultime due settimane, da parte di alti funzionari del governo degli Stati Uniti, dobbiamo aspettarci il peggio.

- Abbiamo vissuto circostanze difficili negli ultimi due anni e mezzo, e ci stiamo preparando a ogni possibilità. Ciò non significa che se siamo preparati le cose andranno meglio, perché le cose peggioreranno, con un qualsiasi scellerato attacco o una guerra stupida. Le cose peggioreranno a causa delle ripercussioni, giacché nessuno può prevedere quali saranno le conseguenze del primo attacco. Stiamo parlando di una Regione molto vasta, che non comprende soltanto la Siria ma è legata indissolubilmente ad altri Paesi, perciò, se ci sarà un attacco, ci saranno ripercussioni inaspettate da qualsiasi parte e di qualsiasi forma, diretta o indiretta. Ripercussioni dirette si verificheranno mediante vendette da parte di persone e/o governi; quelle indirette invece saranno l’instabilità e la diffusione del terrorismo in tutta la Regione, che avranno effetti devastanti e diretti in Occidente.

- Più che parlare dell’attacco americano, a noi premono le conseguenze di un simile scellerato attacco, perché potrebbero essere più fatali dello stesso attacco. Qualsiasi attacco americano non distruggerà più di quanto abbiano già distrutto i terroristi in Siria, ma le ripercussioni potrebbero essere devastanti molto, molto più di un probabile attacco, perché qualsiasi attacco rappresenterà il sostegno diretto all’organizzazione terroristica Al Qaeda.

- Per quanto riguarda il presunto attacco chimico del 21 agosto, va detto che i nostri soldati sono stati attaccati con gas chimici in un'altra zona, e molto ben prima di quella data. Personalmente, sono andato in ospedale e ho verificato le loro condizioni di salute, ho verificato che erano stati attaccati da armi chimiche. Invece, riguardo alla zona in cui hanno detto che il governo avrebbe utilizzato armi chimiche, abbiamo visionato solo il video e abbiamo guardato solo le immagini e sentito le accuse. Noi non siamo presenti in quella zona, le nostre forze, la nostra polizia, le nostre istituzioni non esistono lì . Come si può parlare di quello che è successo, se non si dispone di prove? Noi non siamo come l’amministrazione americana, non siamo l'amministrazione dei social media…. Noi siamo un governo che ha a che fare con la realtà. E quando avremo le prove, lo annunceremo pubblicamente.

- La menzogna di Kerry, circa una presunta intercettazione tra funzionari siriani in merito all’uso di armi chimiche, mi fa venire in mente la grande menzogna che Colin Powell disse a tutto il mondo sulla presenza delle armi di distruzione di massa in Iraq… In quell’occasione affermò pubblicamente: "Questa è la nostra prova”! In realtà fornì prove false. Nel nostro caso, Kerry non ha nemmeno presentato alcuna prova. Ha detto solo "Abbiamo le prove ", e non ha presentato nulla . Nulla finora, non un solo straccio di prova.

- La questione è chi ha osato lanciare le armi chimiche sui nostri soldati, nello stesso giorno in cui erano presenti gli ispettori ONU. Questa è la questione. Tecnicamente, non i soldati . I soldati non lanciano missili su se stessi. Così, a rigor di logica, che siano stati i ribelli, o i terroristi, o altri, non sappiamo. Non abbiamo ancora nessun indizio. Dobbiamo essere lì per raccogliere le prove e allora possiamo rispondere.

- Obama ha tracciato la linea rossa, e Obama può tracciare linee rosse per se stesso e il suo paese, non per gli altri paesi. Noi abbiamo le nostre linee rosse, come la nostra sovranità e la nostra indipendenza, mentre se si vuole parlare di linee rosse mondiali, gli Stati Uniti hanno usato l'uranio impoverito in Iraq, Israele ha usato il fosforo bianco a Gaza, e nessuno ha detto niente. Che dire delle linee rosse ? Noi non vediamo le linee rosse. Si tratta di linee rosse politiche. Noi abbiamo le nostre linee rosse: la nostra sovranità e la nostra indipendenza.

- Tutti gli amici della Siria auspicano che si arrivi a una soluzione pacifica, e noi crediamo fermamente in questo. 



- Per quanto riguarda la decisione dell’amministrazione americana di attaccare la Siria, ritengo che il ruolo decisivo spetti al popolo americano. I sondaggi mostrano che la maggioranza ora non vuole una guerra, in nessun luogo del mondo, e non solo contro la Siria. Il Congresso voterà tra pochi giorni, e credo che il Congresso, che rappresenta il popolo, sia eletto dal popolo, e che lavori per il suo interesse. La prima domanda che dovrebbero porsi è: Quali vantaggi abbiamo tratto dalle guerre, a partire dal Vietnam ad oggi? Niente. Nessun vantaggio politico, nessun vantaggio economico, nessuna buona reputazione. La credibilità degli Stati Uniti ha raggiunto il minimo storico e quindi questa guerra è contro l'interesse dell’amministrazione americana. Perché ? In primo luogo questa guerra sostiene al-Qaeda e le stesse persone che hanno ucciso gli americani nel 11 settembre. La seconda cosa che vogliamo dire Congresso è che dovrebbero chiedere- e noi ci aspettiamo che lo chiedano- alla loro amministrazione le prove che essa possiede circa la storia delle armi chimiche e le accuse che ci hanno mosso. Non voglio dire niente al Presidente o a qualsiasi altro funzionario, perché siamo delusi dal loro comportamento, perché ci aspettavamo che questa amministrazione fosse diversa da quella di Bush. Ma stanno adottando la stessa dottrina, ricorrendo a marchingegni diversi. Tutto qui. Quindi, se vogliamo aspettarci qualcosa da questa amministrazione, non è di essere debole, ma di essere forte e di riconoscere senza alcun timore di non avere prove, e di rispettare il Diritto Internazionale, ricorrendo al Consiglio di Sicurezza e alle Nazioni Unite.

- La Siria è in uno stato di guerra fin da quando la sua terra è stata occupata per più di quattro decenni, e la natura della frontiera in Siria implica che la maggior parte delle basi militari si trova in zone abitate. È difficile trovare una base militare in aree lontane dalle città, a meno che non si tratti di un aeroporto o di qualcosa di simile, ma la maggior parte delle basi militari o centri si trova all'interno di zone abitate.


- La guerra in Siria è iniziata parzialmente come guerra settaria in alcune aree, ma ora non lo è più, perché quando si parla di guerra settaria o guerra di religione, si dovrebbe avere una linea molto chiara tra le sette e le religioni in Siria in base alla geografia e alla demografia in Siria , e questo non è assolutamente ciò che accade ora. Quindi , non è una guerra di religione, ma Al Qaeda strumentalizza sempre le religioni , l'Islam - in realtà , come pretesto e come copertura per la sua guerra, per il terrorismo, per uccidere e decapitare.

- Se io, come Presidente, non godessi dell’appoggio del mio popolo, allora rassegnerei le dimissioni. Ma poiché dispongo dell’appoggio popolare, allora devo rimanere con il mio popolo e a fianco del mio popolo, in tutti i casi. Ecco la mia missione , devo aiutare la gente, devo servire il popolo.
Sono passati due anni e mezzo, ok ? Due anni e mezzo e la Siria è ancora in piedi. Contro gli Stati Uniti, l'Occidente, l'Arabia Saudita e i paesi più ricchi, tra cui la Turchia e, se la maggioranza del popolo siriano fosse davvero contro di me, come sarei in grado di resistere sino ad oggi? Non sono un uomo eccezionale, non sono superman, non è questo il caso.

- Se l'amministrazione americana vuole sostenere al-Qaeda, che lo faccia. Questo è quello che abbiamo da dirgli: “Continuate a sostenere al-Qaeda, ma non parlate di ribelli ed esercito siriano libero. La maggior parte dei combattenti ora sono con al-Qaeda. Se volete sostenerli, allora sostenete al-Qaeda, e diffondete il caos nella regione, e se questa regione non è stabile, il mondo intero non può essere stabile”.

- I funzionari americani devono imparare a trattare con la realtà. Perché gli Stati Uniti falliscono nella maggior parte delle loro guerre? Perché hanno sempre basato le loro guerre su informazioni sbagliate. Quindi, che ci credano o no, questa è la realtà. Devo essere molto chiaro e onesto. Non gli voglio chiedere di crederci o se non vogliono crederci. Questa è la realtà, io sto parlando della realtà del nostro paese. Noi viviamo qui, sappiamo che cosa sta accadendo, e loro devono ascoltare la gente qui. Essi non possono ascoltare solo i loro mass-media o i loro centri di ricerca. Loro non vivono qui, nessuno vive qui, eccetto noi. Quindi, questa è la realtà. Se vogliono crederci, questo è un bene, che li aiuterà a capire la Regione e ad avere più successo nelle loro politiche.

- Dimettermi? Perché dovrei? Cosa succederebbe dopo? Quando si è nel bel mezzo di una tempesta , abbandonare il proprio Paese solo perché bisogna dimettersi senza alcun motivo ragionevole, significa rinunciare al proprio Paese, e questo è tradimento.


- Non si tratta di me, ripeto: questa lotta non è la mia lotta, non è la lotta del governo, è la lotta del Paese e del popolo siriano .

- Una volta che i paesi occidentali interromperanno il loro appoggio ai terroristi e le loro pressioni sui loro paesi di marionette e clienti come l'Arabia Saudita, la Turchia e altri, non avrete alcun problema in Siria. Tutto sarà risolto facilmente, perché quei combattenti , la parte siriana di cui tanto si parla, perderanno i loro incubatori naturali nella società siriana e non avranno più incubatori ; è per questo che hanno incubatori all'estero. Hanno bisogno di soldi dall'estero, hanno bisogno di sostegno morale e di sostegno politico dall'estero. Non avranno alcuna base, né alcun incubatore. Così , quando si arresterà il contrabbando, non avremo problemi .

- Il supporto esterno non può mai sostituire il supporto interno, nel modo più assoluto, mai e poi mai. Gli esempi a cui dobbiamo guardare molto bene sono l'Egitto e la Tunisia. Questi Paesi hanno tutto il sostegno dall'Occidente e dal Golfo e dalla maggior parte dei paesi del mondo, ma non godono di supporto interno e non avrebbero mai potuto continuare oltre - quante settimane ? - Tre settimane. Quindi, l'unico motivo e la riprova per cui siamo qui da due anni e mezzo è perché abbiamo il sostegno interno, il sostegno popolare.

- Non ho mai sentito parlare di guerre “morbide”. Avete sentito parlare di guerre morbide ? Non c'è nessuna guerra morbida. La guerra è guerra. Ogni guerra è spietata . Quando si combatte contro i terroristi, li si combatti come in ogni altra guerra.

- La “rivoluzione” dovrebbe essere siriana, non può essere una rivoluzione importata dall'estero. Le persone che hanno contrastato il Governo all’inizio, oggi sostengono il governo contro i ribelli, è questa la verità. Ecco perché ciò che è successo all'inizio è completamente diverso da ciò che sta accadendo ora. C'è una dinamica molto elevata, le cose stanno cambiando su base giornaliera. Le persone che volevano la rivoluzione, oggi collaborano con il Governo.

- La speranza, per un americano, è diversa dalla speranza per un siriano. Per quanto riguarda me, deve essere la speranza dei siriani, e nessun altra, non quella degli americani , né dei francesi, né di chiunque altro al mondo. Sono il presidente e il mio dovere è aiutare il popolo siriano.

- L’opposizione è cosa ben diversa dal terrorismo. L'opposizione è un movimento politico. Fare opposizione non implica prendere le armi e uccidere persone e distruggere tutto. Come si potrebbero definire allora le persone a Los Angeles negli anni Novanta, erano ribelli o opposizione? Come descrissero gli inglesi i ribelli a Londra, meno di due anni fa? Li chiamarono oppositori o ribelli? Perché noi dovremmo li dovremmo chiamare oppositori? Sono ribelli. Anzi, non sono nemmeno ribelli, sono terroristi che tagliano le teste. C’è una opposizione così definita al mondo, che si vanta di tagliare teste e mangiare i cuori delle vittime? E’ questa, l’opposizione? Come si chiamano le persone che hanno attaccato le due torri del 11 settembre ? Opposizione ? Anche se non sono americani, lo so questo , ma penso che uno di loro abbia nazionalità americana. E’ un oppositore o un terrorista? Perché si dovrebbe usare un termine negli Stati Uniti e in Inghilterra e forse in altri paesi e usare un altro termine in Siria ? Si tratta di un doppio standard che non accettiamo.

- In base a quanto abbiamo visto nelle zone controllate dai terroristi, ai bambini è vietato andare a scuola, agli uomini è vietato radersi la barba, e le donne devono essere coperte dalla testa ai piedi; in sintesi vivono la stessa vita che i Talebani imponevano in Afghanistan, è esattamente la stessa vita. Con il tempo, dobbiamo preoccuparci, perché uno Stato laico deve riflettere una società laica, e se non ci sbarazzeremo di questi terroristi estremisti e della loro ideologia wahhabita… allora ciò influenzerà almeno le nuove, future generazioni. E io non posso dire che questo non accadrà. Noi siamo ancora laici in Siria, ma con il passare del tempo questa laicità scomparirà.


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