martedì 28 aprile 2015

‎Siria‬ accusa ufficialmente la Turchia: Consiglio di sicurezza prenda immediatamente misure deterrenti contro il governo turco

Damasco, SANA - Il Ministero degli Esteri e degli Espatriati ha inviato due lettere identiche al presidente del Consiglio di sicurezza e al Segretario generale delle Nazioni Unite sul continue ed illecito coinvolgimento del governo turco nel fornire sostegno alle organizzazioni terroristiche in Siria.
Il ministero degli Esteri ha detto che i recenti attacchi terroristici sulla città di Jisr al-Shughour e la città di Eshtabraq, e prima ancora in Idleb, Kasab, e Aleppo, sono state effettuate sotto il supporto logistico e intensa copertura di fuoco dell'esercito turco, che costituisce una aggressione turca diretta contro la Siria e dimostra il coinvolgimento palese del governo turco nel sostenere il terrorismo e nel violare la sovranità di un paese membro delle Nazioni Unite in flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sulla lotta al terrorismo.
Il ministero ha detto che: In seguito delle lettere precedenti sul coinvolgimento turco indiretto nel sostenere le organizzazioni terroristiche e le attività criminali di tali organizzazioni che hanno come obbiettivo la stabilità e la sicurezza della Siria, la Siria vorrebbe trasmettere al Consiglio di sicurezza e al Segretario generale dell'ONU delle informazioni di massima gravità sul supporto evidente e aperto del governo turco che ha permesso ad orde di barbari terroristi di infiltrarsi nelle città di Idleb, di Jisr al-Shughour e la città di Eshtabraq due giorni prima di questa data.
Le lettere hanno detto che le organizzazioni terroristiche, tra cui il fronte terroristico di al-Nusra, che è stato fornito con la formazione e le armi da parte del governo turco, ha commesso due giorni fa un massacro a Eshtabraq nelle campagne di Jisr al-Shughour, in cui i terroristi hanno macellato circa 200 civili, la maggior parte di loro donne e bambini, lasciando i corpi delle vittime allo scoperto in giro nei terreni agricoli, mostrando non solo la barbarie di Jabhet al-Nusra, ma anche la barbarie di chi lo sostiene tra cui ufficiali turchi, dell’Arabia saudita del Qatar, aggiungendo che la Siria fornirà al Consiglio di sicurezza tutte le informazioni di quelle vittime civili innocenti.
Il ministero ha continuato accennando che ufficiali delle agenzie d’intelligence turche con sede in un centro in prima linea sul confine turco-siriano, con il supporto dell’Arabia Saudita e Qatar, hanno ordito e fornito supporto logistico per facilitare l'infiltrazione di circa 5.000 terroristi stranieri, maggior parte di loro del Fronte al-Nusra che è elencato da parte del Consiglio di sicurezza sulla lista delle organizzazioni terroristiche, in territori siriani.
Queste orde di terroristi di Jabhet al-Nusra hanno assaltato la città di Jisr al-Shughour, dopo averla bombardata con migliaia di razzi e per diversi giorni, infiltrandosi nei quartieri uccidendo e assassinando intere famiglie, portando allo sfollamento forzato di migliaia di civili.
Le lettere hanno osservato che il governo turco ha e continua a fornire armi, finanziamento e formazione a migliaia di terroristi al fine di distruggere la città Aleppo, sfollando sua gente e occupare la città di Idleb, e prima di questo il loro bersaglio era la città di Kasab, che ha portato all'uccisione di centinaia di siriani, la mutilazione dei loro corpi, e la decapitazione di molti per mano a questi terroristi, che costituiscono crimini di guerra e implicano di portare in giustizia e tenere responsabili i lati e gli stati impegnati nel finanziare o istigare queste atrocità.
Il ministero ha concluso affermando che la Siria chiede al Consiglio di Sicurezza di esercitare la propria autorità per fermare questa aggressione turca e tenere i suoi autori ed i loro sostenitori responsabili in quanto costituisce una minaccia per la sicurezza e la pace nella regione e nel mondo, oltre a chiedere immediate misure deterrenti da adottare contro il governo turco per la sua aggressione contro la Siria e la sua violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sull'antiterrorismo, in particolare le risoluzioni n. 2170, 2178 del 2014, e n. 2199 emessa nel 2015.

martedì 21 aprile 2015

Nuovi colloqui di pace in Siria si terrà a maggio a ‪Ginevra‬

Il mese di maggio sarà un nuovo round di colloqui di pace in Siria con l'Iran e la Russia saranno invitati rivelato Sabato agenzia di stampa libanese Al-Mayadeen.
Secondo Al-Mayadeen, l'inviato speciale delle Nazioni Unite (ONU) in Siria, Staffan de Mistura, ha iniziato un paio di settimane fa, a parlare con tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano per coordinare nuove sessioni di negoziati la pace.
Questo ciclo di negoziati si è tenuto nella città svizzera di Ginevra, la ragione sarà doppiato di Ginevra III , e vedrà la partecipazione di 30 rappresentanti dei gruppi armati siriani, il governo della Siria e dei 20 delegati dei Paesi coinvolti nel conflitto.
Al-Mayadeen, De Mistura ha già deciso l'elenco definitivo dei paesi invitati: Iran, Russia, Arabia Saudita, Stati Uniti d'America, Turchia e Qatar.

giovedì 16 aprile 2015

ISIS IN RITIRATA DA YARMOUK

Sotto la copertura di pesanti bombardamenti da parte dell'artiglieria siriana, le forze palestinesi del Fronte Popolare-Comando Generale dopo aver espugnato ieri la zona strategica della Piazza Al-Rejah, stanno avanzando in questo momento nelle zone lungo la strada Ka'oush. Sono in corso pesantissimi combattimenti e i terroristi legati ad Isis stanno lasciando il campo. Attualmente AlNusra/AlQaeda resta la principale forza terroristica all'interno di Yarmouk. (Syria24-YarmMedia)

martedì 14 aprile 2015

Ufficiale russo: Cooperazione tecnico-militare tra ‪‎Russia‬ e ‪Siria‬ è legale

Mosca, la cooperazione tecnico-militare SANA tra Russia e Siria è legale, l’ha affermato Lunedì il direttore generale di Rosoboronexport Anatoly Isaykin.
Le armi che la Siria sta avendo sono dedicate alle guardie di frontiera e alla lotta al terrorismo nel paese, lo ha riportato l’agenzia russa di stampa Ria Novosti citando Isaykin in un'intervista al quotidiano russo Kommersant, aggiungendo che gli esportatori di armi non trovano difficoltà nel fornire queste armi all'esercito siriano.
Isaykin ha detto: La Siria ha combattuto coloro che hanno lavorato per la creazione dell’organizzazione terroristica dello Stato Islamico in Iraq e Siria (ISIS) e ha esercitato grandi sforzi per prevenire la sua diffusione in tutto il paese.
Ha descritto le sanzioni occidentali contro la Siria come illegali giacché non si basano su alcuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

venerdì 3 aprile 2015

I TERRORISTI PRESENTI NEL CAMPO DI YARMOUK (DAMASCO) SIN DALL'INIZIO DEL CONFLITTO.

Smentiamo le voci di un deterioramento della situazione militare ai danni dell'Esercito siriano, e più generalmente, del governo e del popolo siriano.
Da ieri, i principali media occidentali (e molti di quelli che si definiscono di contro-informazione...) riportano la notizia che l'Isis è alle porte di Damasco, lasciando intendere che a breve la stessa capitale siriana possa trasformarsi in un campo di battaglia, preannunciando quindi, implicitamente, la caduta del governo siriano.
Intendiamo fare un pò di chiarezza:
Innanzitutto a Damasco, o meglio dire principalmente nella sua provincia, si combatte dal 2011 con un picco importante raggiunto nell'estate del 2012 quando i terroristi lanciarono una grande offensiva schiacciata dall'Esercito siriano. Più o meno in quel periodo, gran parte del campo profughi palestinese di Yarmouk, poco fuori la Capitale, divenuto nel frattempo un vero e proprio quartiere cittadino (oltre 150.000 abitanti prima dell'inizio del conflitto), cadde in mano al controllo di gruppi terroristi (AlQaeda/AlNusra ed altri) e ai palestinesi islamisti loro fiancheggiatori (Ankaf Beit Al-Maqdis, gruppo vicino ad Hamas). Il campo venne quindi circondato dall'Esercito arabo siriano che da allora ne controlla i punti di accesso, mentre formazioni palestinesi pro-siriane (Fronte Popolare di Liberazione della Palestina- Comando Generale) combattono contro quelle antigovernative.
Da mesi, all'interno del fronte terrorista in Yarmouk, c'erano continui regolamenti di conti, come l'uccisione pochi giorni fa di Yahya Al-Hourani, medico appartenente ad Hamas. L'Isis è oggettivamente presente nel campo dall'inizio del 2015 con la conversione di gruppi terroristici già presenti, seguita proprio in questi giorni da altri gruppi che hanno prestato giuramento all'Isis, non ultimi gli appartenenti ad AlQaeda/AlNusra.
Quello in corso è un ribaltamento all'interno dello schieramento terrorista che dimostra quanto non esistano "ribelli moderati" secondo tesi tanto care ai governi e all'opinione pubblica occidentale.
Questo "pericolo" dell'Isis a Damasco oltre a demoralizzare la popolazione e i sostenitori della Siria potrebbe legittimare una campagna aerea sulla capitale siriana...e si sa che sopra Damasco, gli aerei occidentali e dei loro alleati, avrebbero di meglio da colpire che il campo di Yarmouk. (ESFS)
"I TERRORISTI PRESENTI NEL CAMPO DI YARMOUK (DAMASCO) SIN DALL'INIZIO DEL CONFLITTO. Smentiamo le voci di un deterioramento della situazione militare ai danni dell'Esercito siriano, e più generalmente, del governo e del popolo siriano. Da ieri, i principali media occidentali (e molti di quelli che si definiscono di contro-informazione...) riportano la notizia che l'Isis è alle porte di Damasco, lasciando intendere che a breve la stessa capitale siriana possa trasformarsi in un campo di battaglia, preannunciando quindi, implicitamente, la caduta del governo siriano. Intendiamo fare un pò di chiarezza: Innanzitutto a Damasco, o meglio dire principalmente nella sua provincia, si combatte dal 2011 con un picco importante raggiunto nell'estate del 2012 quando i terroristi lanciarono una grande offensiva schiacciata dall'Esercito siriano. Più o meno in quel periodo, gran parte del campo profughi palestinese di Yarmouk, poco fuori la Capitale, divenuto nel frattempo un vero e proprio quartiere cittadino (oltre 150.000 abitanti prima dell'inizio del conflitto), cadde in mano al controllo di gruppi terroristi (AlQaeda/AlNusra ed altri) e ai palestinesi islamisti loro fiancheggiatori (Ankaf Beit Al-Maqdis, gruppo vicino ad Hamas). Il campo venne quindi circondato dall'Esercito arabo siriano che da allora ne controlla i punti di accesso, mentre formazioni palestinesi pro-siriane (Fronte Popolare di Liberazione della Palestina- Comando Generale) combattono contro quelle antigovernative. Da mesi, all'interno del fronte terrorista in Yarmouk, c'erano continui regolamenti di conti, come l'uccisione pochi giorni fa di Yahya Al-Hourani, medico appartenente ad Hamas. L'Isis è oggettivamente presente nel campo dall'inizio del 2015 con la conversione di gruppi terroristici già presenti, seguita proprio in questi giorni da altri gruppi che hanno prestato giuramento all'Isis, non ultimi gli appartenenti ad AlQaeda/AlNusra. Quello in corso è un ribaltamento all'interno dello schieramento terrorista che dimostra quanto non esistano "ribelli moderati" secondo tesi tanto care ai governi e all'opinione pubblica occidentale. Questo "pericolo" dell'Isis a Damasco oltre a demoralizzare la popolazione e i sostenitori della Siria potrebbe legittimare una campagna aerea sulla capitale siriana...e si sa che sopra Damasco, gli aerei occidentali e dei loro alleati, avrebbero di meglio da colpire che il campo di Yarmouk. (ESFS)"
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