giovedì 28 agosto 2014

Al-Moallem: Siria Pronta A Cooperare Per La Lotta Al Terrorismo, Ma Nel Rispetto Della Risoluzione Onu N.2170

Vice Primo Ministro, Il Ministro degli Esteri e degli Espatriati nel governo tecnico, Walid al-Moallem, ha detto che la Siria è pronta a cooperare e coordinare al livello regionale e internazionale per combattere il terrorismo di cui alla delibera del Consiglio di Sicurezza n. 2170 nel quadro del rispetto della sovranità e dell’indipendenza della Siria. 

In una conferenza stampa il Lunedì, al-Moallem ha detto che la Siria accoglie con favore e ribadisce il suo impegno alla risoluzione n. 2170, nonostante il fatto che questa decisione è arrivata in ritardo, notando che l’unanimità al Consiglio di Sicurezza sulla lotta al terrorismo è in linea e conferma quanto da sempre sostenuto dalla Siria di prosciugare le fonti del terrorismo e far fronte ai rischi della sua diffusione ai paesi vicini e oltre.
Prima di iniziare al-Moallem ha portato all’attenzione l’opinione pubblica a ciò che sta accadendo in Libia e come l’occidente, che è la causa principale di tutto, ora sta fermo a guardare, al crimine israeliano a Gaza.
Al-Moallem ha detto: “ sono trascorsi quasi due settimane da quando il consiglio di sicurezza ha adottato la risoluzione n 2170 che prevede sanzioni contro il terrorismo in Siria e Iraq, ma non abbiamo percepito alcun miglioramento tangibili a questo riguardo, il Qatar ha appena annunciato che grazie al suo sforzo la liberazione del giornalista americano è avvenuta con successo, ciò indica il continue coordinamento con i terroristi ISIS e Nusra sul campo o il pagamento di riscatto, che è una fonte di finanziamento al terrorismo”.
Per quanto riguardo il ruolo della Turchia, al-Moallem ha precisato: “Giorni fa ho letto sul Washington Post che ha pubblicato un’intervista con un comandante dell’ISIS in cui questo comandante parla di una cooperazione molto stretta con la Turchia, e che quando si recano in Turchia vengono accolti con il tappeto rosso, mentre il governo turco soccorre i loro feriti”.
Ha detto che il terrorismo può essere combattuto solo con la perseveranza, la completezza, e gli sforzi di tutti i paesi, notando che la risoluzione del Consiglio di Sicurezza è vincolante per tutte le parti.

Il ministro ha sollecitato di mettere fine all’istigazione e il finanziamento del terrorismo, così come l’astenersi dal agevolare la circolazione dei terroristi.
Al-Moallem Inoltre, ha invitato tutti i paesi limitrofi di percepire il pericolo del terrorismo per proteggere i loro interessi nazionali e di cooperare nella lotta contro il terrorismo, e devono cooperare per combattere il terrorismo, aggiungendo che: Nel migliore interesse della Turchia e il suo popolo è riconsiderare la sua politica estera perché il terrorismo non conosce confini.
Egli ha detto che la lotta contro i terroristi si realizza attraverso un serio lavoro politico per asciugare le sue fonti, la cooperazione con il governo siriano, e il lavoro internazionale congiunto, non attraverso la trasgressione contro la sovranità dei paesi, affermando che qualsiasi violazione della sovranità siriana da un lato costituisce un atto di aggressione. “Ogni violazione della sovranità siriana da qualsiasi parte è un’aggressione, chi vuole collaborare con la Siria nella lotta contro il terrorismo deve essere sincero e serio e rinunciare alla politica di doppia standard.”
Al-Moallem ha detto che le posizioni siriane e russe riguardo alla lotta contro il terrorismo sono in concordanza totale, sottolineando che coloro che vogliono collaborare con la Siria nella lotta al terrorismo devono essere onesti e seri, e che essi devono anche rinunciare a pesi e due misure.
Il ministro ha affermato che la Siria condanna fermamente l’uccisione del giornalista americano James Foley, nonché l’uccisione di ogni civile innocente. Tuttavia, al-Moallem chiedeva perché non c’è stata alcuna condanna occidentale dei massacri commessi dallo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS) organizzazione terroristica contro l’esercito e i civili siriani.
Egli ha sottolineato, infine, l’importanza delle riconciliazioni nazionali da parte del governo siriano, considerandoli importanti per unire gli sforzi siriani nella lotta al terrorismo.

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