Vice Primo Ministro, Il Ministro degli Esteri e degli
Espatriati nel governo tecnico, Walid al-Moallem, ha detto che la Siria è
pronta a cooperare e coordinare al livello regionale e internazionale
per combattere il terrorismo di cui alla delibera del Consiglio di
Sicurezza n. 2170 nel quadro del rispetto della sovranità e dell’indipendenza della Siria.
In una conferenza stampa il Lunedì, al-Moallem ha detto che la
Siria accoglie con favore e ribadisce il suo impegno alla risoluzione
n. 2170, nonostante il fatto che questa decisione è arrivata in ritardo,
notando che l’unanimità al Consiglio di Sicurezza sulla lotta al
terrorismo è in linea e conferma quanto da sempre sostenuto dalla Siria
di prosciugare le fonti del terrorismo e far fronte ai rischi della sua
diffusione ai paesi vicini e oltre.
Prima di iniziare al-Moallem ha portato all’attenzione
l’opinione pubblica a ciò che sta accadendo in Libia e come l’occidente,
che è la causa principale di tutto, ora sta fermo a guardare, al
crimine israeliano a Gaza.
Al-Moallem ha detto: “ sono trascorsi quasi due settimane da
quando il consiglio di sicurezza ha adottato la risoluzione n 2170 che
prevede sanzioni contro il terrorismo in Siria e Iraq, ma non abbiamo
percepito alcun miglioramento tangibili a questo riguardo, il Qatar ha
appena annunciato che grazie al suo sforzo la liberazione del
giornalista americano è avvenuta con successo, ciò indica il continue
coordinamento con i terroristi ISIS e Nusra sul campo o il pagamento di
riscatto, che è una fonte di finanziamento al terrorismo”.
Per quanto riguardo il ruolo della Turchia, al-Moallem ha
precisato: “Giorni fa ho letto sul Washington Post che ha pubblicato
un’intervista con un comandante dell’ISIS in cui questo comandante parla
di una cooperazione molto stretta con la Turchia, e che quando si
recano in Turchia vengono accolti con il tappeto rosso, mentre il
governo turco soccorre i loro feriti”.
Ha detto che il terrorismo può essere combattuto solo con la
perseveranza, la completezza, e gli sforzi di tutti i paesi, notando che
la risoluzione del Consiglio di Sicurezza è vincolante per tutte le
parti.
Il ministro ha sollecitato di mettere fine all’istigazione e
il finanziamento del terrorismo, così come l’astenersi dal agevolare la
circolazione dei terroristi.
Al-Moallem Inoltre, ha invitato tutti i paesi limitrofi di
percepire il pericolo del terrorismo per proteggere i loro interessi
nazionali e di cooperare nella lotta contro il terrorismo, e devono
cooperare per combattere il terrorismo, aggiungendo che: Nel migliore
interesse della Turchia e il suo popolo è riconsiderare la sua politica
estera perché il terrorismo non conosce confini.
Egli ha detto che la lotta contro i terroristi si realizza
attraverso un serio lavoro politico per asciugare le sue fonti, la
cooperazione con il governo siriano, e il lavoro internazionale
congiunto, non attraverso la trasgressione contro la sovranità dei
paesi, affermando che qualsiasi violazione della sovranità siriana da un
lato costituisce un atto di aggressione. “Ogni violazione della
sovranità siriana da qualsiasi parte è un’aggressione, chi vuole
collaborare con la Siria nella lotta contro il terrorismo deve essere
sincero e serio e rinunciare alla politica di doppia standard.”
Al-Moallem ha detto che le posizioni siriane e russe riguardo
alla lotta contro il terrorismo sono in concordanza totale,
sottolineando che coloro che vogliono collaborare con la Siria nella
lotta al terrorismo devono essere onesti e seri, e che essi devono anche
rinunciare a pesi e due misure.
Il ministro ha affermato che la Siria condanna fermamente
l’uccisione del giornalista americano James Foley, nonché l’uccisione di
ogni civile innocente. Tuttavia, al-Moallem chiedeva
perché non c’è stata alcuna condanna occidentale dei massacri commessi
dallo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS) organizzazione
terroristica contro l’esercito e i civili siriani.
Egli ha sottolineato, infine, l’importanza delle
riconciliazioni nazionali da parte del governo siriano, considerandoli
importanti per unire gli sforzi siriani nella lotta al terrorismo.
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