martedì 4 novembre 2014

Il Fronte Europeo per la Siria incontra il Partito Radicale Serbo


BELGRADO, 4/11/2014 - Questa mattina la delegazione italo finlandese del Fronte Europeo per la Siria è stata ospite presso la sede centrale del Partito Radicale Serbo, nel quartiere di Zemun. Qui i volontari hanno preso parte ad una conferenza sul tema della guerra in Siria, offrendo ai presenti le rispettive testimoninze sull'argomento e decrivendo la recente missione in terra siriana.

Simone Mocchegiani Carpano, rappresentante della delegazione italiana del Fronte Europeo per la Siria, ha illustrato le ragioni dell'interessamento degli attivisti alla causa siriana. "La nostra volontà è quella di proseguire nella battaglia di verità, sostegno e appoggio alla Siria - ha dichiarato il rappresentante, recentemente tornato dall'ultima missione a Damasco - Gli Europei e l'Europa non possono più rimanere indifferenti, anche perchè in primis l'Europa ha visto colpire, in altri anni, le sue città e i suoi popoli da bombardamenti indiscriminati, pressioni politiche, militari ed economiche imposte dai vincitori".

In rappresentanza del Fronte è intervenuto anche il finlandese Ali Rila. "Nel nostro Paese è stato registrato, in proporzione al numero di musulmani presenti, il più alto numero di arruolamenti al jihadismo in Siria, per questa ragione ci sentiamo chiamati ad intervenire in supporto al popolo siriano".

Anche Solidarité Identité ha preso la parola, fornendo dati preziosi circa le tragiche condizioni in cui versa il sistema socio sanitario in Siria. "Il Ministero della Salute della Repubblica Araba Siriana, in occasione della recente missione, ci ha fornito alcune stime ufficiali: nell'ultimo triennio le ambulanze interessate dai sabotaggi sono state 418, di cui 325 sono andate distrutte e 93 risultano sequestrate. Per quanto riguarda le strutture ospedaliere, su un totale di 692 unità, 513 sono andate distrutte e 141 hanno subito danneggiamenti di media entità. Il settore farmaceutico, invece, ha visto la perdita di 18 centri produttivi su un totale di 74", ha dichiarato Elena Barlozzari, portavoce di Sol.Id.

 In chiusura, ci sono stati gli interventi di Miljan Damjanovic e Svetislav Madjarovic, rispettivamente membro del Comitato centrale e presidente dei giovani del Partito Radicale Serbo. "Noi siamo grati ed è un onore avere i membri del Fronte Europeo per la Siria come ospiti. Il nostro partito è lieto di vedere giovani pronti a mobilitarsi per le cause internazionali. Ci impressiona come siate pronti a spendervi per la Siria tanto quanto per il Kosovo", ha dichiarato Damjanovic. "I nostri obiettivi di lotta sono gli stessi: la globalizzazione e l'occupazione dei nostri paesi da parte dello strapotere atlantico. Per questa ragione qui in Serbia le vostre azioni avranno appoggio incondizionato", ha concluso Madjarovic.

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