Il leader del Fronte al Nusra, Abu Mohammed al-Joulani, ha offerto «3
milioni di euro per l’assassinio» del presidente siriano Bashar al
Assad e «2 milioni» per quello del capo di Hezbollah, Hasan Nasrallah,
in un nuovo messaggio audio pubblicato online. Lo riferisce il
Site, osservatorio sulle attività jihadiste online diretto da Rita Kats.
Il leader qaedista ha fatto appello all’unità delle fazioni combattenti
in Siria e chiesto di attaccare la regione alawita del Paese. Il leader
qaedista siriano nel suo messaggio fa inoltre un appello affinchè le
diverse fazioni in lotta nella regione si uniscano contro il governo di
Assad e attacchino la regione alawita del Paese. Nel messaggio audio
anche una “raccomandazione” ai jihadisti ceceni: “Se l’esercito russo
uccide il popolo siriano, allora voi uccidete la loro gente. E se loro
uccidono i nostri soldati — si conclude l’audio di al-Joulani — allora
voi uccidete i loro. Occhio per occhio”.
Secondo alcune fonti siriane e libanesi, vicine al governo di
Damasco e a Hezbollah, i soldi per “pagare” la taglia sarebbero forniti
direttamente dalla CIA alla quale viene imputata la regia
dell’operazione. E’ proprio l’agenzia di intelligence degli Stati Uniti
che negli ultimi giorni ha fornito ai gruppi armati anti -Assad, tra i
quali c’è proprio il braccio siriano di Al Qaeda, una massiccia quantità
di armamenti, in particolare missili anticarro. Una fornitura che gli
stessi gruppi armati definiscono “senza precedenti”.
Sappiamo che i missili TOW (acronimo di Tube-launched
Optically-tracked Wire-guided), sono stati forniti dagli Stati Uniti e
dai suoi alleati all’Esercito Siriano Libero ed ai gruppi che combattono
contro il governo di Bashar al-Assad. Ad un costo di 12/15 mila dollari
ad esemplare, appare evidente quanto, questo equipaggiamento anticarro,
facesse parte della dotazione standard americana in sostegno alle
truppe ribelli.
Il programma TOW, che prevede l’impiego dei missili contro
l’esercito governativo di Damasco e le truppe russe, è supervisionato
proprio dalla CIA che si avvale sul campo di numerosi agenti e del
sostegno dei capi dei gruppi armati islamisti, compresa Al Qaeda.
Mercoledì scorso alcuni di questi gruppi, che gli Stati Uniti
qualificano ancora come “ribelli moderati, hanno pubblicato sulla rete
decine di video che li immortalano mentre utilizzano i missili di
fabbricazione USA contro i carri armati e i veicoli blindati russi
appartenenti all’esercito siriano.
Il programma TOW, come ha ricordato anche il sito specializzato
Difesa online, è totalmente separato da quello del Pentagono che,
secondo le intenzioni, “avrebbe dovuto influenzare il risultato
dell’altra guerra condotta in Siria, quella nella parte nord-orientale
del paese contro lo Stato islamico”. La CIA ha avviato il programma TOW
nei primi mesi del 2014, con l’obiettivo di contrastare Damasco fornendo
formazione, armi leggere, munizioni e missili anticarro: strumenti che
si sarebbero rivelati essenziali per colmare il gap con
l’equipaggiamento pesante del governo lealista.
“I missili giungono in Siria dall’Arabia Saudita, dietro
fornitura della CIA. Il piano, così come descritto dal Pentagono, aveva
l’obiettivo di esercitare una sufficiente pressione militare contro le
forze di Assad e convincerlo ad un compromesso politico. Una
sorta di “invito” al tavolo delle trattative, magari evitando quel
collasso che avrebbe scatenato il caos nel paese. L’entrata in scena
della Russia, invece, ha stravolto l’intera strategia della CIA”.
Nessun commento:
Posta un commento