Adnan al Moussa è un docente di diritto a Padova, siriano, già rappresentante del partito Baath in Italia,
vive in Veneto da 40 anni. Ha ottenuto la cittadinanza del nostro
Paese. Persona stimata da tutti per la sua professionalità, cristiano
ortodosso, è noto per la sua attività informativa sulla situazione
siriana in tutto il nord Italia. Negli ultimi mesi, la situazione ad
Aleppo è diventata infernale: i terroristi, per i quali l’Occidente non
ha mai lesinato aiuti, stanno subendo la pesante offensiva dell’esercito
regolare siriano e la vita in città è diventata impossibile. Al Moussa
ha così deciso di portare le sue nipoti in Inghilterra. La foga della
fuga ha fatto confondere i passaporti, così, all’arrivo a Londra, il
professore è stato arrestato e detenuto per quattro mesi. “Ho vissuto in
un ambiente orribile negli ultimi mesi – ha dichiarato al Primato Nazionale – vivevo in mezzo agli uomini primitivi. Io sono cittadino italiano, l’ambasciata italiana si è mossa con lentezza, mi hanno trascurato perché sanno bene chi sono. A breve inizierò a scrivere un libro su questa vergognosa vicenda”.
Al Moussa è infatti un grande sostenitore del presidente Assad,
come d’altro canto, tutta la comunità siriana italiana e tutti i
siriani che vivono in patria. Nessun siriano è però stato mai chiamato
in TV o intervistato dai media per comprendere meglio cosa stia
succedendo. Gli amici di Al Moussa avevano anche scritto al Ministro
Orlando, senza però ricevere risposta. Ora il professor Al Moussa
rischia il licenziamento per essersi a lungo assentato dal posto di
lavoro. Sorge spontanea una domanda a chiunque sia sano di mente: come è
possibile che l’uomo che ha compiuto la strage di Nizza abbia
partecipato a una manifestazione con gli antifascisti e girasse
tranquillamente per la Francia, mentre un uomo con un incarico pubblico
in Italia, che si batte da anni contro il terrorismo venga arrestato?
Perché i media e le istituzioni sono stati silenti? Potremmo chiederlo
ai governanti europei e alle istituzioni finanziarie che sostengono
l’immigrazione di massa e i terroristi in Siria, per poi scoprire che
sono più disturbati mentalmente dei terroristi.
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