venerdì 4 gennaio 2013

“Il cosiddetto ‘esercito siriano libero’ è solo un branco di terroristi”.

L’International Human Rights Commission (IHRC) dice che il cosiddetto ‘esercito siriano libero’ è null'altro che un gruppo terroristico, sottolineando che Turchia, Qatar e Arabia Saudita forniscono denaro e armi ai terroristi in Siria.

In un’intervista rilasciata alla... TV araba siriana mercoledì, il capo dell’IHRC, Muhammad Shahid Amin Khan, ha detto che IHCR condanna il terrorismo in tutto il mondo, senza alcuna eccezione, aggiungendo che i rapporti diffusi dai media dei paesi occidentali e di alcuni Stati del Golfo Persico, riguardo agli sviluppi in Siria, sono “falsi”.
“La Siria è stata vittima dello stesso tipo di terrorismo che ha preso di mira il Pakistan e altri paesi, a causa di al-Qaeda, che stava combattendo contro l’occupazione USA in Afghanistan ed ora è presente in Siria”, ha aggiunto Khan.

Il capo dell’IHRC si è scagliato contro il Qatar e la Turchia a causa del loro perseguimento di una politica basata sul finanziamento ai terroristi per destabilizzare i Paesi islamici.

Egli ha invitato tutte le parti in Siria a mettersi in gioco nel dialogo e a trovare una soluzione pacifica alla crisi in atto nel paese, invitando i gruppi dell’opposizione a modificare la propria politica di sostegno al terrorismo e di smetterla di essere semplici strumenti nelle mani di altri paesi.

Amin Khan ha osservato che la IHRC ospiterà una conferenza internazionale per risolvere la crisi in Siria, in Libano il prossimo febbraio, dicendo che molti capi di Stato e capi di organizzazioni internazionali saranno invitati alla manifestazione.

Il 31 dicembre scorso, il primo ministro siriano Nader Wael al-Halqi ha detto che Damasco risponderebbe a qualsiasi iniziativa destinata a risolvere i disordini in Siria attraverso il dialogo.

“Il governo sta lavorando per sostenere il progetto di riconciliazione nazionale e risponderà a qualsiasi iniziativa regionale o internazionale che possa risolvere l’attuale crisi attraverso il dialogo ed i mezzi pacifici, per evitare l’intervento straniero negli affari interni della Siria”, ha detto Halqi.
 

Molte persone, tra cui un numero elevato di appartenenti alle forze di sicurezza, sono stati uccisi nel tumulto che ha avuto inizio in Siria nel marzo 2011.

Il governo siriano dice che il caos è stato orchestrata dal di fuori del paese, e ci sono rapporti i quali confermano che un gran numero di militanti armati siano cittadini stranieri.
 

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