giovedì 17 gennaio 2013

La natura e gli ultimi sviluppi sull’attentato terroristico contro l’Università di Aleppo

Una fonte ufficiale ha affermato che i due razzi hanno causato la morte di numerosi studenti che si erano recati all’Università nel primo giorno della sessione di esami, oltre alla morte di numerosi cittadini sfollati che avevano abbandonato le loro abitazioni a causa dei violenti atti terroristici ed avevano trovato rifugio nella città universitaria. I due razzi sono caduti in località Bani Zeyd, proprio all’interno della città universitaria. 

Il Ministro dell’Insegnamento Superiore, il Dott. Mohammed Yahya Maalla, ha affermato che il Presidente Bashar Al Assad ha dato immediatamente istruzioni affinché venga subito ricostruito ciò che un vile attentato terroristico ha voluto distruggere all’interno della città universitaria e dell’Università stessa, per poter consentire il corso dell’ordinario anno accademico e delle sessioni di esame. Il Ministro ha poi affermato che il Ministero ha emesso un decreto che dispone la sospensione dell’insegnamento e degli esami, in segno di lutto per gli studenti deceduti per mano dell’odio terrorista. Il Dott. Maalla ha continuato affermando che: “Il terrorismo non ha religione ed è portatore d’ingiustizia, morte e regresso, mentre noi ci adoperiamo affinché la luce della conoscenza possa irradiarsi ovunque. Intendo ribadire che le attività didattiche continueranno in tutte le università, in tutte le facoltà e in tutti gli istituti e le istituzioni scientifiche del Paese, ciò malgrado i terroristi e i loro sostenitori negli staterelli del Golfo e in altri Paesi. Il nostro successo, la nostra superiorità e il nostro progresso dipendono dal progresso scientifico e da quanto riusciamo a sopportare le perdite e le ferite nel corpo didattico, in tutte le istituzioni dello Stato”.

D’altra parte, il Presidente dell’Unione degli Studenti Siriani, il Dott. Ammar Sa’ati, nell’esprimere il proprio cordoglio per le vittime del vile attentato, ha affermato che crimini simili, perpetrati dalle mani luride dei terroristi, sono purtroppo consuetudine dei terroristi, che mirano alla vita dei Siriani mediante omicidi e distruzioni, così come loro è stata la decisione di colpire l’Università nell’ora di punta, durante la sessione degli esami, per poter causare il maggior numero possibile di vittime. Il Dott. Sa’ati ha poi affermato che la mano sporca del terrorismo non otterrà dagli studenti siriani che una sempre maggiore convinzione nel voler continuare il loro percorso di studi e nel voler perseguire le bande terroristiche. Il Dott. Sa’ati ha concluso affermando che gli studenti siriani, prima ancora degli amici, conoscono i nemici della Siria, ragion per cui sono sempre stati all’avanguardia del popolo siriano nel cammino del Paese verso il progresso.

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