Raghda ha detto in una dichiarazione a SANA: "La mia fedeltà alla patria e al suo comandante il presidente Bashar al-Assad, e la mia appartenenza ai figli della nazione e al nostro esercito arabo siriano non cambierà e non ci rinuncerò mai per tutta la mia vita."
L'artista Raghda ha espresso la piena fiducia nella vittoria siriana non importa quanto maggiore il loro crimine insieme ai loro sostenitori nel mondo, la terra è nostra e siamo i veri figli della siria libera e sovrana siamo i figli della dignità.
Raghda ha detto che il suo anziano padre è gravemente indebolito e soffre di Alzheimer, che i rapitori hanno pubblicato la sua foto e hanno iniziato a provocarla chiedendole come riscatto di cambiare la sua posizione oltre al pagamento di un riscatto, ma lei ha rifiutato di essere sottoposta al ricatto dicendogli che se vogliono ucciderlo possono farlo, in questo modo finirà la sua sofferenza e diventerà un'altra testimonianza del loro crimine.
L’attrice ha scritto sul suo profilo di social network rivolgendosi ai gruppi terroristici: " Figli di porci, strappate tagliate e minacciate quanto volete, non mi intimidirete, i miei figli e i figli provenienti dall’utero delle vedove stanno arrivando, e giuro su Dio che anche se rapite i miei figli non cambierà di un pelo la mia posizione.
Impuri, giuro su Dio, se il mio unico figlio alzasse l’arma, contro i soldati protettori della patria lo ucciderei con le mie mani”.
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