venerdì 10 ottobre 2014

Carter: «Abbiamo permesso all’Isis di armarsi e finanziarsi»

L’ex Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter ha fortemente criticato la politica seguita dalla attuale inquilino della Casa Bianca, Barack Obama, nell’affrontare l’Isis che opera in Iraq e Siria.
«In primis, abbiamo aspettato troppo a lungo. Abbiamo permesso all’Isis di creare le sue entrate finanziarie e gli armamenti mentre era ancora in Siria. Più tardi, quando è andato in Iraq, i sunniti non si sono opposti e circa un terzo del paese è stato abbandonato», ha spiegato Carter.
A proposito dei bombardamenti sull’Isis da parte  della coalizione guidata dagli Stati Uniti, nei territori iracheni e siriani, il leader democratico ha bollato queste misure della Casa Bianca come irregolari e mal programmate nei conflitti che affrontano Siria e Iraq.
A questo proposito, facendo riferimento al ritardo delle autorità americane nel reagire contro i terroristi dell’isis quando ancora operavano in Siria, ha sostenuto che questo ritardo ha permesso ai terroristi di rafforzare le loro finanze e gli armamenti.
 La politica estera di Obama sul Medio Oriente ha provocato dure critiche da parte delle autorità in un certo numero di paesi nel mondo.
Gli Stati Uniti d’America hanno annunciato il 23 settembre scorso la formazione di una coalizione internazionale che dovrebbe mirare a frenare l’Isis in Iraq e Siria.
Tuttavia, ci sono seri dubbi circa il vero scopo di questo intervento. Washington e alcuni dei suoi alleati sono accusati di aver giocato un ruolo chiave nella formazione delle bande Takfire.
Con miliardi di dollari e quasi 15 mila mercenari, l’Isis conduce vari atti criminali sia in Siria che Iraq.

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