L’ex Presidente degli Stati Uniti, Jimmy
Carter ha fortemente criticato la politica seguita dalla attuale
inquilino della Casa Bianca, Barack Obama, nell’affrontare l’Isis che
opera in Iraq e Siria.
«In primis, abbiamo aspettato troppo a
lungo. Abbiamo permesso all’Isis di creare le sue entrate finanziarie e
gli armamenti mentre era ancora in Siria. Più tardi, quando è andato in
Iraq, i sunniti non si sono opposti e circa un terzo del paese è stato
abbandonato», ha spiegato Carter.
A proposito dei bombardamenti sull’Isis
da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti, nei territori
iracheni e siriani, il leader democratico ha bollato queste misure della
Casa Bianca come irregolari e mal programmate nei conflitti che
affrontano Siria e Iraq.
A questo proposito, facendo riferimento
al ritardo delle autorità americane nel reagire contro i terroristi
dell’isis quando ancora operavano in Siria, ha sostenuto che questo
ritardo ha permesso ai terroristi di rafforzare le loro finanze e gli
armamenti.
La politica estera di Obama sul Medio
Oriente ha provocato dure critiche da parte delle autorità in un certo
numero di paesi nel mondo.
Gli Stati Uniti d’America hanno
annunciato il 23 settembre scorso la formazione di una coalizione
internazionale che dovrebbe mirare a frenare l’Isis in Iraq e Siria.
Tuttavia, ci sono seri dubbi circa il
vero scopo di questo intervento. Washington e alcuni dei suoi alleati
sono accusati di aver giocato un ruolo chiave nella formazione delle
bande Takfire.
Con miliardi di dollari e quasi 15 mila mercenari, l’Isis conduce vari atti criminali sia in Siria che Iraq.
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