L'esperienza damascena, ricca di appuntamenti e attività, si è conclusa con un'ultima tranche di tre incontri.
Il ministro degli Affari Esteri, Ayman Susan. Il ministro ha aperto il suo intervento augurando ai volontari di Solidarité Identités il "benvenuto nella Siria della civiltà e a Damasco"."Noi siamo i proprietari di questa storia, di questa terra e di questa cultura, la nostra identità è ben salda e più radicata di quella dei cowboys che tentano di colonizzarci".
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Il ministro degli Affari Religiosi, Walid Al Muhalem. Il ministro ha dichiarato di esser "pronto a incontrare le istituzioni vaticane e vorrei che siate i portavoce di questo mio desiderio". Ribadendo quanto espresso già dal Gran Muftì, Al Muhalem ha spiegato che "in Siria il concetto di minoranza religiosa o etnica non esiste, il popolo siriano è uno solo".
Nella mattinata di lunedì i volontari sono stati ospiti dell'approfondimento condotto dalla giornalista Rana Esmaeel, in onda su Alikhbariya tv.
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