Ovviamente si parla del film di Kubrick chiamato: “Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba” .
Cosa che invece non hanno imparato a fare certi media europei. Se nel
mondo c’è una bomba da amare e di cui non preoccuparsi è proprio quella
siriana, se non altro perché non c’è.
Non esiste l’atomica di Assad, non
esiste il programma “fine del mondo” in tela damascata. Non esiste,
purtroppo. Esistono le atomiche israeliane, quelle si, ottanta ordigni
di ultima generazione, esistono le testate made in Usa piazzate in
Turchia e forse anche quella saudita, ma per il momento la Siria le
uniche bombe atomiche le vede nei silos dei lancio dei suoi nemici.
Ma in ogni caso dalle colonne dello
Spiegel è stato lanciato lo scoop che scopre un intrigo da spy story
degno del Bond d’oltremanica. Sembrerebbe che dopo la distruzione, da
parte israeliana, della centrale di Kibar, siano rimaste intatte
cinquanta tonnellate di uranio naturale, di perse inutile a qualsiasi
progetto bellico, ma che se arricchito potrebbe servire per costruire da
tre a cinque bombe atomiche. Questo materiale sarebbe stato nascosto
nei pressi di Damasco per poi essere spostato al confine nord del Libano
con l’aiuto delle milizie sciite di Hezbollah in un impianto segreto.
Di questo impianto Spiegel ci mostra
anche delle foto satellitari. Una base militare con hangar e bunker. Il
nome in codice del sito sarebbe ‘Zamzam’, nome di un pozzo che nella
tradizione islamica si ritiene creato miracolosamente da Dio nel deserto
dell’attuale Arabia Saudita per salvare la moglie di Abramo e il loro
figlio Ismaele.
In tale impianto, le rivelazioni di una
non meglio identificata agenzia d’intelligence occidentale, metterebbero
in luce il lavoro di alcuni guardiani della rivoluzione iraniani alle
dirette dipendenze dell’ayatollah Ali Khamenei in collaborazione anche
con ingegneri della Corea del nord come Chou Ji Bu già costruttore del
reattore nordcoreano. Insomma un progetto in cui tutti i cattivi del mondo si sono dati
appuntamento e che potrebbe riaccendere gli appetiti della coalizione
anti Assad a guida Usa per intervenire nel paese così come fecero per
impedire a Saddam Hussein di usare le sue fantomatiche armi di
distruzione di massa o, meno recentemente, con le armi segrete del
Reich.
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