martedì 27 ottobre 2015
L' ESERCITO SIRIANO HA LIBERATO 50 LOCALITA' NELLA PROVINCIA DI ALEPPO
Secondo una fonte dei "Falchi del Deserto", l'Esercito siriano ha liberato 50 localita' ...per oltre 120 kmq di territorio nella provincia di Aleppo in direzione di Idlib., tanto che alcuni residenti stanno gia' ritornandonelle loro case. "I falchi del deserto" e un'unità di volontari inquadrati nell'esercito siriano costituta nel 2011 e che conta 5000 combattenti provenienti da ogni parte del territorio siriano
martedì 20 ottobre 2015
QUARTA DIVISIONE SIRIANA AVANZA A ALEPPO SUD
La 4a Divisione Meccanizzata dell'Esercito Siriano in coordinamento con
Hezbollah, con le Forze di Difesa Nazionale (NDF), con la Milizia Baath
(Kataebat Al-Ba'ath) e Harakat Al-Nujaba ha preso il pieno controllo di
Al-Sabaqiyah a sud di Aleppo dopo intensi scontri a fuoco con i
terroristi di AlNusra/AlQaeda, Harakat Al-Sham Ahrar, Free Syrian Army
(FSA) e Liwaa Suqour Al-Sham. L'obiettivo dell'Esercito è tagliare le
linee di rifornimento dei terroristi tra Aleppo ed Idlib.
venerdì 16 ottobre 2015
Al Qaeda mette una taglia su Assad e Nasrallah. Fonti: operazione della CIA
Il leader del Fronte al Nusra, Abu Mohammed al-Joulani, ha offerto «3
milioni di euro per l’assassinio» del presidente siriano Bashar al
Assad e «2 milioni» per quello del capo di Hezbollah, Hasan Nasrallah,
in un nuovo messaggio audio pubblicato online. Lo riferisce il
Site, osservatorio sulle attività jihadiste online diretto da Rita Kats.
Il leader qaedista ha fatto appello all’unità delle fazioni combattenti
in Siria e chiesto di attaccare la regione alawita del Paese. Il leader
qaedista siriano nel suo messaggio fa inoltre un appello affinchè le
diverse fazioni in lotta nella regione si uniscano contro il governo di
Assad e attacchino la regione alawita del Paese. Nel messaggio audio
anche una “raccomandazione” ai jihadisti ceceni: “Se l’esercito russo
uccide il popolo siriano, allora voi uccidete la loro gente. E se loro
uccidono i nostri soldati — si conclude l’audio di al-Joulani — allora
voi uccidete i loro. Occhio per occhio”.
Secondo alcune fonti siriane e libanesi, vicine al governo di Damasco e a Hezbollah, i soldi per “pagare” la taglia sarebbero forniti direttamente dalla CIA alla quale viene imputata la regia dell’operazione. E’ proprio l’agenzia di intelligence degli Stati Uniti che negli ultimi giorni ha fornito ai gruppi armati anti -Assad, tra i quali c’è proprio il braccio siriano di Al Qaeda, una massiccia quantità di armamenti, in particolare missili anticarro. Una fornitura che gli stessi gruppi armati definiscono “senza precedenti”.
Sappiamo che i missili TOW (acronimo di Tube-launched Optically-tracked Wire-guided), sono stati forniti dagli Stati Uniti e dai suoi alleati all’Esercito Siriano Libero ed ai gruppi che combattono contro il governo di Bashar al-Assad. Ad un costo di 12/15 mila dollari ad esemplare, appare evidente quanto, questo equipaggiamento anticarro, facesse parte della dotazione standard americana in sostegno alle truppe ribelli.
Il programma TOW, che prevede l’impiego dei missili contro l’esercito governativo di Damasco e le truppe russe, è supervisionato proprio dalla CIA che si avvale sul campo di numerosi agenti e del sostegno dei capi dei gruppi armati islamisti, compresa Al Qaeda. Mercoledì scorso alcuni di questi gruppi, che gli Stati Uniti qualificano ancora come “ribelli moderati, hanno pubblicato sulla rete decine di video che li immortalano mentre utilizzano i missili di fabbricazione USA contro i carri armati e i veicoli blindati russi appartenenti all’esercito siriano.
Il programma TOW, come ha ricordato anche il sito specializzato Difesa online, è totalmente separato da quello del Pentagono che, secondo le intenzioni, “avrebbe dovuto influenzare il risultato dell’altra guerra condotta in Siria, quella nella parte nord-orientale del paese contro lo Stato islamico”. La CIA ha avviato il programma TOW nei primi mesi del 2014, con l’obiettivo di contrastare Damasco fornendo formazione, armi leggere, munizioni e missili anticarro: strumenti che si sarebbero rivelati essenziali per colmare il gap con l’equipaggiamento pesante del governo lealista.
“I missili giungono in Siria dall’Arabia Saudita, dietro fornitura della CIA. Il piano, così come descritto dal Pentagono, aveva l’obiettivo di esercitare una sufficiente pressione militare contro le forze di Assad e convincerlo ad un compromesso politico. Una sorta di “invito” al tavolo delle trattative, magari evitando quel collasso che avrebbe scatenato il caos nel paese. L’entrata in scena della Russia, invece, ha stravolto l’intera strategia della CIA”.
Secondo alcune fonti siriane e libanesi, vicine al governo di Damasco e a Hezbollah, i soldi per “pagare” la taglia sarebbero forniti direttamente dalla CIA alla quale viene imputata la regia dell’operazione. E’ proprio l’agenzia di intelligence degli Stati Uniti che negli ultimi giorni ha fornito ai gruppi armati anti -Assad, tra i quali c’è proprio il braccio siriano di Al Qaeda, una massiccia quantità di armamenti, in particolare missili anticarro. Una fornitura che gli stessi gruppi armati definiscono “senza precedenti”.
Sappiamo che i missili TOW (acronimo di Tube-launched Optically-tracked Wire-guided), sono stati forniti dagli Stati Uniti e dai suoi alleati all’Esercito Siriano Libero ed ai gruppi che combattono contro il governo di Bashar al-Assad. Ad un costo di 12/15 mila dollari ad esemplare, appare evidente quanto, questo equipaggiamento anticarro, facesse parte della dotazione standard americana in sostegno alle truppe ribelli.
Il programma TOW, che prevede l’impiego dei missili contro l’esercito governativo di Damasco e le truppe russe, è supervisionato proprio dalla CIA che si avvale sul campo di numerosi agenti e del sostegno dei capi dei gruppi armati islamisti, compresa Al Qaeda. Mercoledì scorso alcuni di questi gruppi, che gli Stati Uniti qualificano ancora come “ribelli moderati, hanno pubblicato sulla rete decine di video che li immortalano mentre utilizzano i missili di fabbricazione USA contro i carri armati e i veicoli blindati russi appartenenti all’esercito siriano.
Il programma TOW, come ha ricordato anche il sito specializzato Difesa online, è totalmente separato da quello del Pentagono che, secondo le intenzioni, “avrebbe dovuto influenzare il risultato dell’altra guerra condotta in Siria, quella nella parte nord-orientale del paese contro lo Stato islamico”. La CIA ha avviato il programma TOW nei primi mesi del 2014, con l’obiettivo di contrastare Damasco fornendo formazione, armi leggere, munizioni e missili anticarro: strumenti che si sarebbero rivelati essenziali per colmare il gap con l’equipaggiamento pesante del governo lealista.
“I missili giungono in Siria dall’Arabia Saudita, dietro fornitura della CIA. Il piano, così come descritto dal Pentagono, aveva l’obiettivo di esercitare una sufficiente pressione militare contro le forze di Assad e convincerlo ad un compromesso politico. Una sorta di “invito” al tavolo delle trattative, magari evitando quel collasso che avrebbe scatenato il caos nel paese. L’entrata in scena della Russia, invece, ha stravolto l’intera strategia della CIA”.
martedì 6 ottobre 2015
"LA COALIZIONE FORMATA DA SIRIA, RUSSIA, IRAN E IRAQ VINCERA' CONTRO IL TERRORISMO". Intervista della Tv iraniana Khabar al Presidente Assad.
Il presidente siriano Bashar al-Assad, intervistato dal canale iraniano Khabar, ha ribadito che nessun funzionario straniero ha il diritto di determinare il futuro o il regime politico della Siria, assicurando che la decisione riguarda unicamente il popolo siriano.
"Tutte le dichiarazioni dei leader occidentali non ci riguardano perché ...non abbiamo fiducia nelle loro posizioni", ha detto.
Assad ha aggiunto che i funzionari occidentali, "sono in uno stato di confusione e la loro visione manca di chiarezza. Allo stesso tempo, sono sopraffatti da un senso di fallimento per quanto riguarda i piani che hanno avviato e non hanno raggiunto i loro obiettivi. L'unico obiettivo, naturalmente, è ... distruggere le infrastrutture della Siria, provocando una grande quantità di sangue. Abbiamo pagato un prezzo pesante, ma i loro obiettivi sono stati soggiogare la Siria completamente e sostituire uno stato con un altro. Mirano a sostituire questo stato con uno stato cliente che implementi le logiche dettate da governi stranieri...
Allo stesso tempo, le bugie propagate agli inizi degli eventi in Siria, al fine di promuovere le loro posizioni al loro pubblico, hanno iniziato a svelarsi. Non è possibile continuare a mentire al popolo per anni. Si potrebbe farlo per un periodo limitato di tempo. Oggi, ... hanno scoperto che i loro governi hanno mentito loro riguardo quanto è successo in Siria. Hanno anche pagato il prezzo attraverso operazioni terroristiche ... Tutti questi fattori hanno iniziato a effettuare un cambiamento, ma vorrei sottolineare ancora una volta che non possiamo fidarci delle posizioni occidentali indipendentemente dal fatto che siano positive o negative."
Il presidente siriano ha criticato i paesi occidentali, che seguono un solo maestro: gli Stati Uniti e attaccano la Siria ogni volta che viene loro richiesto.
Secondo Assad l'Occidente mira a indebolire la Siria, cambiare lo stato e creare mentalità deboli basate sulle differenze e le divergenze, che non abbiano il tempo di svilupparsi o sostenere cause nazionali, tra cui quella palestinese.
Per quanto riguarda il terrorismo, ha sottolineato che i gruppi o le reti terroristiche non hanno nulla a che fare con l'Islam e che il governo siriano non ha alcuna intenzione di dialogare con i terroristi, che devono invece essere assicurati alla giustizia.
"Tutte le dichiarazioni dei leader occidentali non ci riguardano perché ...non abbiamo fiducia nelle loro posizioni", ha detto.
Assad ha aggiunto che i funzionari occidentali, "sono in uno stato di confusione e la loro visione manca di chiarezza. Allo stesso tempo, sono sopraffatti da un senso di fallimento per quanto riguarda i piani che hanno avviato e non hanno raggiunto i loro obiettivi. L'unico obiettivo, naturalmente, è ... distruggere le infrastrutture della Siria, provocando una grande quantità di sangue. Abbiamo pagato un prezzo pesante, ma i loro obiettivi sono stati soggiogare la Siria completamente e sostituire uno stato con un altro. Mirano a sostituire questo stato con uno stato cliente che implementi le logiche dettate da governi stranieri...
Allo stesso tempo, le bugie propagate agli inizi degli eventi in Siria, al fine di promuovere le loro posizioni al loro pubblico, hanno iniziato a svelarsi. Non è possibile continuare a mentire al popolo per anni. Si potrebbe farlo per un periodo limitato di tempo. Oggi, ... hanno scoperto che i loro governi hanno mentito loro riguardo quanto è successo in Siria. Hanno anche pagato il prezzo attraverso operazioni terroristiche ... Tutti questi fattori hanno iniziato a effettuare un cambiamento, ma vorrei sottolineare ancora una volta che non possiamo fidarci delle posizioni occidentali indipendentemente dal fatto che siano positive o negative."
Il presidente siriano ha criticato i paesi occidentali, che seguono un solo maestro: gli Stati Uniti e attaccano la Siria ogni volta che viene loro richiesto.
Secondo Assad l'Occidente mira a indebolire la Siria, cambiare lo stato e creare mentalità deboli basate sulle differenze e le divergenze, che non abbiano il tempo di svilupparsi o sostenere cause nazionali, tra cui quella palestinese.
Per quanto riguarda il terrorismo, ha sottolineato che i gruppi o le reti terroristiche non hanno nulla a che fare con l'Islam e che il governo siriano non ha alcuna intenzione di dialogare con i terroristi, che devono invece essere assicurati alla giustizia.
giovedì 1 ottobre 2015
FORZE AEREE RUSSE INIZIANO UFFICIALMENTE OPERAZIONI SUI CIELI SIRIANI.
La
Camera Alta del Parlamento russo ha autorizzato, dopo formale richiesta
da parte dei siriani, l'intervento delle forze armate in supporto
all'esercito siriano nella guerra contro Isis e il terrorismo.
Già in atto operazioni di supporto aereo ravvicinato per sostenere le truppe siriane impegnate sul terreno.
Negli ultimi giorni sono giunti in Siria, nella base aerea di Latakia, anche 6 cacciabombardieri SU 34 "Fullback" insieme ad un Tupolev 154. (Nella foto il probabile percorso di navigazione). Attualmente i russi dovrebbero disporre in Siria di 6 SU 34, 4 SU 30, 12 SU 24 e 12 SU 25 per attacco al suolo oltre a 2 Il 20 per la guerra elettronica (ELINT) e a tre tipi di velivoli senza equipaggio (UAV). La componente elicotteristica conterebbe invece su oltre 20 elicotteri tra MI 24/35, Kamov 27/32 e MI 17.
Già in atto operazioni di supporto aereo ravvicinato per sostenere le truppe siriane impegnate sul terreno.
Negli ultimi giorni sono giunti in Siria, nella base aerea di Latakia, anche 6 cacciabombardieri SU 34 "Fullback" insieme ad un Tupolev 154. (Nella foto il probabile percorso di navigazione). Attualmente i russi dovrebbero disporre in Siria di 6 SU 34, 4 SU 30, 12 SU 24 e 12 SU 25 per attacco al suolo oltre a 2 Il 20 per la guerra elettronica (ELINT) e a tre tipi di velivoli senza equipaggio (UAV). La componente elicotteristica conterebbe invece su oltre 20 elicotteri tra MI 24/35, Kamov 27/32 e MI 17.
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