Roma, 9 sett. - Rientra in Italia la delegazione del Fronte Europeo per la Siria e di Sol.id. Termina così dopo 10 giorni la prima missione in Siria. Il viaggio portato a termine nel momento più delicato, durante l’acuirsi della crisi siriana dovuta alle pressioni e minacce che alcuni paesi occidentali, in primis gli USA, stanno perpetrando contro il legittimo governo siriano, e’ stato un importante segnale politico e solidale. La delegazione ha avuto modo di incontrare le più alte autorità politiche siriane, i feriti ed i giovani soldati di leva dell’esercito nazionale, importanti autorità religiose e ha toccata da vicino la grande forza di spirito dei siriani. Un popolo che mostra una capacita’ di resistenza incredibile, una profonda identità e una granitica appartenenza ad una terra viva, forte di una civiltà millenaria.
Raggiunto l’obiettivo di questa prima missione, il progetto di aiuto solidale è stato sottoposto alle autorità, prossimamente partirà la prima campagna europea di raccolta materiali da inviare in Siria, in particolar modo dedicata ai bambini, tra i più colpiti non solo da questi 28 mesi di guerra terroristica, il cui principale obiettivo è quello di distruggere il tessuto economico siriano. Basti pensare che nella sola provincia di Aleppo i terroristi hanno colpito le più importanti infrastrutture e smantellato e consegnato alla Turchia più di 1.600 fabbriche, difficoltà che si vanno ad aggiungere all'embargo trentennale a cui è sottoposto il popolo siriano.
Il Fronte europeo e Sol.id daranno vita ad un importante ponte solidale e slancio volontaristico di respiro europeo. Un sentito ringraziamento va alla comunita’ siriana in Italia con la quale abbiamo affrontato questo viaggio e con la quale condividiamo in abbraccio fraterno, da due anni, ogni iniziativa tesa a sostenere la Siria laica, socialista e nazionalista. L’Europa dei popoli e degli uomini liberi è oggi più che mai accanto al popolo siriano.
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